La Certosa di San Lorenzo è detta di Padula per la sua vicinanza all´omonimo paese, essa si trova alle pendici dei monti della Maddalena, nel Vallo di Diano, in provincia di Salerno.
Essa è uno dei monasteri più grandi nel mondo e tra quelli di maggior interesse in Europa per importanza architettonica.
La fama della Certosa di San Lorenzo era legata alla grandiosità della costruzione (ben 51.500 metri quadrati).
La Certosa fu fondata nel 1306 da Tommaso S. Severino, che donò subito la sua costruzione all´ordine certosino. Le sue origini risalgono quindi al 300, nel corso dei secoli vi furono però ulteriori lavori, nel´500 la trasformazione del Chiostro grande e l´arricchimento dei sacri arredi; nel´700 la costruzione della passeggiata coperta e del grandioso scalone barocco. Essa conserva tuttavia la struttura tipica delle certose.
Ispirata nell´impianto compositivo alla graticola su cui fu martirizzato San Lorenzo, la Certosa è organizzata secondo lo schema canonico imposto da San Brunone.
Essa si articola nella domus inferior e nella domus alta zone rispettivamente riservate ai servizi e alla sussistenza e ai padri certosini. Nella parte alta alloggiavano i padri certosini che vi conducevano una vita intimamente religiosa ed ascetica; nella parte bassa stavano i conversi che avevano il compito di curare i rapporti con le comunità dei territori circostanti, di amministrare i beni dell´ordine.
La Certosa quindi era una grande azienda in cui i certosini organizzavano la produzione agricola e tutte le attività artigianali ad essa connesse, mentre i monaci di clausura producevano e commissionavano arte e cultura.
La visita alla Certosa è l´occasione per vivere ed immergersi per un paio d´ore nella vita che conducevano i frati benedettini e ammirare sia gli ambienti di culto e di contemplazione quali il chiostro, la libreria con il suo meraviglioso pavimento in ceramica di Vietri, la chiesa con gli altari in scagliola dalle raffinate decorazioni policrome con inserti in madreperla, le celle dei monaci, per rendersi conto di qual era la loro vita di studio e meditazione, il frutteto di clausura; ma anche la grande cucina, le cantine con le enormi botti di vino, le lavanderie.
Inoltre, all´interno della stessa vi è un cimitero antico con una cappella in cui si trova la tomba cinquecentesca del fondatore della Certosa, Tommaso il Sanseverino.
PASQUALE VITOLO
nell'ultima settimanaIniziate la vostra visita alla Certosa di San Lorenzo partendo dal suo luogo piú esterno e più lontano: i 3 santi. Sono le prime ore del mattino, l'aria é fresca e un lungo viale, oggi totalmente fruibile, ci accompagna fino a varcare il portone d'ingresso del cortile. Prendetevi il vostro tempo, non c'è fretta di entrare e di accumulare immagini di stanze, chiostri, celle. Questo é un luogo che ha bisogno di essere compreso ed assaporato lentamente a cominciare dalle montagne tutte intorno, dal cielo azzurro, dai paesi sullo sfondo. Continuate il percorso esterno percorrendo un vialetto a destra, il rumore dei passi che rimbombano (non ci passa mai nessuno), le vedute della Certosa e di Padula che si susseguono. Purtroppo i tanti cantieri dimezzano il piacere ma se riuscirete a passare comunque ne sarà valsa la pena. Avete finito il giro del parco, sempre poco curato, ed ora siete pronti ad entrare.... Inizia lo spettacolo!
Chiara Fogliato
4 settimane faComplesso meraviglioso. Avrei dato 5 stelle, ma la biblioteca e lo scalone ellittico erano chiusi e non per restauri (i libri sono stati restaurati di recente). Sembra manchi il personale....e pensare che è pieno di persone che non cercano altro che lavoro e di turisti che sarebbero felici di visitare a tutto tondo.
Mascia
4 settimane faCertosa ben conservata, anche oggi ancora in restauro, noi abbiamo potuto godere bene della sua bellezza, grazie ad una guida molto preparata e interessata a donare il suo sapere per arricchire chi la visita. Grazie sig. Michele
Rosario Tierre
un mese faLa Certosa merita una visita, sia soltanto per ammirarne interni ed esterni o più impegnata, con audioguida o visita guidata. Adulti, con audioguida abbiamo pagato 9 euro a persona, i minori non pagano l'ingresso (senza audioguida).
Francesco
un mese faUn bene di grande valore storico-culturale, inutile sottolinearlo. Ma, a mio giudizio, si nota purtroppo che la certosa ha perso il suo spirito autentico con l'abbandono forzato da parte della comunità monastica. Su questo non si può fare niente. Rimane da ammirare un pregevole contenitore vuoto, ma ricco di arte, storia e cultura, e quindi ne vale comunque la pena. La parte monumentale è tenuta bene, mentre tre segnalazioni possono riguardare i servizi. 1. Non ho elementi per valutare il servizio delle guide. Ma lascia perplessi il fatto che esse si propongano sommessamente ai visitatori entranti e che il loro servizio non sia inquadrato ufficialmente. Ho avuto l'impressione di un'opera abusiva. Attesto solo la percezione che ne ha il visitatore: se non è corretta, occorrerebbe comunque istituzionalizzare meglio il loro servizio. 2. Peccato per l'uso abbondante di transenne di tipo stradale, specie nel chiostro, che stridono con l'armonia dell'architettura (v. foto) 3. Bagni poco curati